Vivere in un ambiente di lavoro sereno in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza e al reciproco rispetto della libertà e dignità della persona è diritto di tutte le lavoratrici e i lavoratori, di tutte e tutti coloro che vi operano.
L’Amministrazione si impegna a rimuovere ogni ostacolo all’attuazione di questi diritti, in modo da garantire un ambiente di lavoro e di studio in cui donne e uomini rispettino reciprocamente l’inviolabilità della loro persona. Garantisce altresì il diritto alla tutela da qualsiasi atto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole o che discrimini, anche in via indiretta, le lavoratrici o i lavoratori e coloro che operano in Aeroporti di Puglia.
Ogni comportamento discriminatorio e/o vessatorio e molesto perseguito dal presente codice costituisce un’intollerabile violazione della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. E’ noto che le molestie sessuali, morali e ogni atto discriminatorio compromettono la salute mentale e fisica, il senso di fiducia e l’umore e di conseguenza la prestazione lavorativa di colei o colui che li subisce.
Non è ammissibile che qualcuno approfittando della propria posizione di superiorità gerarchica o della situazione di altrui svantaggio, familiare e sociale ponga in essere atti o comportamenti discriminatori o molesti e vessatori.
Chi subisce molestie sessuali, morali, o atti discriminatori o chi è esposto comunque a comportamenti indesiderati o discriminatori a connotazione sessuale ha diritto all’inibizione, ovvero alla cessazione della condotta molesta, anche avvalendosi di procedure tempestive ed imparziali di cui l’Amministrazione cura ed assicura l’adempimento.
Ogni violazione della dignità della lavoratrice o del lavoratore, ed in particolare la molestia sessuale, costituisce ipotesi di illecito disciplinare. E’ compito dell’Amministrazione assicurare la tutela del/la presunto/a molestato/a anche in ambito civile e penale (è prevista la gratuità del primo colloquio consultivo con un legale).
A nessuno è consentito approfittare della propria posizione per eliminare o ridurre le garanzie previste dal presente codice.