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La programmazione degli interventi di potenziamento infrastrutturale sugli aeroporti, correlata all”evoluzione dei flussi di traffico, anche in termini di tipologia di vettori impiegati, costituisce presupposto essenziale per il mantenimento di costanti livelli di sicurezza e di standard di qualità; da ciò l”adozione di adeguati strumenti di programmazione che consentano, con una metodica verifica, di evidenziare possibili scostamenti rispetto agli obiettivi prefigurati e di individuare le azione correttive da adottare.

I Piani Territoriali, propedeutici ai Piani Regolatori aeroportuali, rappresentano le linee strategiche di interesse regionale, e perciò, presupposto funzionale a questa esigenza; scopo principale dei “piani” è quello di tracciare le linee guida per lo sviluppo delle diverse strutture, operando scelte programmatiche sul territorio che, ove possibile, evitino il rischio di decisioni non rispondenti alle previsioni a medio e lungo termine, e permettano di soddisfare – in termini tecnicamente ed economicamente realizzabili – la domanda di trasporto prevista, il tutto in un contesto coerente con le esigenze di tutela dell”ambiente.
 
Le linee–guida così definite costituiscono di fatto, nel breve periodo, un preciso riferimento per il corretto e coordinato sviluppo delle strutture, mentre nel medio – lungo termine potranno essere eventualmente rimodulate, in funzione dei volumi di traffico effettivamente registrati e della potenzialità economica e finanziaria dei soggetti coinvolti.

Particolare attenzione viene inoltre rivolta:

  • alla possibilità di realizzare ed accrescere l’integrazione tra i diversi sistemi di trasporto, per far fronte alle esigenze dell”utenza nei modi economicamente più convenienti;
  • alla creazione di nodi intermodali in cui l”aeroporto continua a svolgere un ruolo essenziale e complementare con le altre modalità di trasporto.

Lo strumento di pianificazione elaborato, nei suoi elementi fondamentali, negli studi di area vasta tratta, con particolare attenzione, gli aspetti connessi all’estensione del sedime aeroportuale, sia per la parte destinata all”attività aerea vera e propria, sia per quella destinata ad attività di supporto e complementari, tracciando uno schema di utilizzazione funzionale delle aree comprese nel territorio circostante l”aeroporto.

L’indifferibile esigenza di realizzare le condizioni per un migliore assetto infrastrutturale ed urbanistico degli aeroporti di Bari e Brindisi, ha creato le premesse per l’adozione da parte di AdP di strumenti di pianificazione strategica in grado di assecondare le legittime istanze di sviluppo, da attuarsi nel più ampio rispetto dell’ambiente e secondo rigorose regole di compatibilità e sostenibilità antropica. 
 

Una prima azione si è concretizzata nel “Master Plan del Sistema aeroportuale della Puglia” (MPA), realizzato dalla società di gestione degli aeroporti pugliesi in collaborazione con ENAC, ed i cui indirizzi generali, già deliberati dalla SEAP, sono stati, come detto, integralmente recepiti nel Piano Regionale dei Trasporti.

I piani territoriali propedeutici ai piani regolatori degli aeroporti di Bari e Brindisi, che dovranno essere resi operativi dai rispettivi comuni, mediante la predisposizione di una variante al Piano Regolatore Generale, rappresentano, comunque, la naturale evoluzione di questo procedimento avviato, in cui le ipotesi di sviluppo territoriale enunciate, considerano e recepiscono le indicazioni programmatorie espresse dagli strumenti urbanistici vigenti in uno con le necessità operative degli scali. 

Sotto l”aspetto della pianificazione territoriale coordinata, esso costituisce un sicuro elemento di riferimento per gli interventi previsti, nonché documento direttore per ulteriori attività di pianificazione delle aree in esame.

Una particolare citazione merita l’aeroporto di TARANTO GROTTAGLIE destinato a divenire un’infrastruttura di rilevanza europea nel settore della ricerca e sviluppo di nuove soluzioni aeronautiche e sul quali si sta concentrando l’attenzione delle eccellenze industriali del settore aerospaziale

Per questo è in corso un progetto di infrastrutturazione ed ampliamento dello scalo che tiene conto delle esigenze espresse dai partner industriali coinvolti in questo ambizioso programma di insediamento produttivo, in armonia con la programmazione del Distretto Tecnologico Aerospaziale Pugliese.

In funzione dell’importanza strategica che l’industria aeronautica, la ricerca e la sperimentazione; rivestono per il sistema Paese, il Piano Nazionale degli Aeroporti ha classificato l’aeroporto di Taranto Grottaglie come aeroporto di interesse destinato a svolgere funzioni di piattaforma logistica integrata anche a supporto della ricerca e dello sviluppo industriale.

Grottaglie – infrastruttura di rilevanza europea nel settore aerospaziale.